sabato 28 maggio 2011

Giove pluvio è venuto a trovarci

Lo so vi sono mancata ieri, ma non potete immaginare cosa è capitato. I servizi meteo ci avevano promesso per venerdì la PIOGGIA, dopo mesi di siccità, caldo e sole. Tutti contenti, soprattutto noi che passiamo circa due ore al giorno con la canna (quella dell'acqua, non fate illazioni false e tendenziose) in mano per cercare di irrigare il nostro giardinetto. 


Nel pomeriggio il cielo si è incupito, tutto nero e grigio con grandi nuvoloni all'orizzonte che molto velocemente hanno occupato tutto il cielo. La temperatura è scesa di colpo, si è alzato il vento e giù il diluvio. Goccioloni grossi e pesanti, fulmini e saette. Giove Pluvio si è finalmente ricordato di noi ed è venuto a trovarci. 



Dopo poche ore, facciamo un paio, sembrava tutto finito. Abbiamo riaperto le finestre, siamo usciti a .... riveder le stelle (credo che questo lo abbia già detto qualcuno).
Squilla il telefono (quello rosso della linea diretta con Cascina Springalli) e il nostro Angelo inizia a preparare il suo kit di emergenza elettrica. Non la tutina aderente blu con la S (e neanche la A) cucita sopra, la mantellina rossa svolazzante, ma non ha niente da invidiare al più famoso, più ... lasciamo perdere.
Comunque il nostro prende pinze e tenaglie, interruttori e quanto altro e si parte per il soccorso immediato a Cascina Springalli. 
Da non crederci. Durante il temporale, un albero è caduto sulla linea dell'alta tensione in prossimità di Cascina Caste... ma che ve la nomina a fare, mica siamo a Piazza Navona, ma chi lo sa dove diamine sta 'sta Cascina (che poi sono anche più di una). Torniamo all'albero, un fulmina lo schianta e questo cade. Vabbè, capita, poveraccio magari avrebbe pure preferito finire i suoi giorni segato per fare un gran bel tavolo di design, esposto alla Triennale davanti a frotte di finti intellettuali snob di Milano. Invece no, si schianta sul cavo dell'alta tensione, dico 380V, il quale cavo si abbassa sotto il peso e va a toccare la linea (a 220 V, popolare e contadina) che arriva a Cascina Springalli. 
Gli effetti di una corrente impazzita dentro una casa è riassumibile così: il televisore fa un gran botto e fumo (non è il suicidio di questo povero elettrodomestico alla sigla di inizio della trasmissione delle 19 con pacchi, evidenti idioti e idiozie). E poi il buio. Totale. In campagna il buio è buio davvero, ma questo ve lo racconterò un'altra volta.




















Forse questa avventura dovrebbe farci riflettere.

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