giovedì 26 maggio 2011

Piccoli barattoli crescono

C'è da non crederci, ma stasera abbiamo mangiato le prime tre (3) fragole della nostra piantagione. Forse vale il detto "ogni scarrafone è bello a mamma sua", forse eravamo presi dall'euforia (senza neanche bisogno di altre erbe), forse è perchè stavamo aspettando questo evento da settimane... ma non ho mai mangiato una fragola così buona. Certo, una per volta non è proprio il massimo, ma ce ne sono altre in dirittura d'arrivo... almeno altre 3 o 4 (da farci indigestione).
Visto che la produzione di frutta non consente grandi esperimenti, ho deciso di darmi ai sott'oli. Nell'orto, che - per fortuna di tutti - è curato dal sig. Guido, allegro e instancabile ultra-settantenne, sono finalmente emerse delle zucchine. Dico finalmente, perchè è abbastanza sconsolante passeggiare per un orto in cui affiorano delle piantine, rigorosamente tutte verdi (niente di strano, anzi è rassicurante che non siano fosforescenti), tutte uguali e tutte inutili. Ma da qualche giorno delle enormi foglie scure e piene di spinettine fastidiosissime nascondono delle zucchine piccoline e tanto carine. Ci sono anche i fiori di zucchina e, enorme sorpresa (vedi, non si finisce mai di imaprare cose utili), esistono fiori femminili e fiori maschili (sulla devianza sessuale dei fiori di zucchina soprassediamo, per adesso, ma siamo di ampie vedute e non ci formalizzeremmo se assistessimo a gaypride tra le file negli orti). Per la cronaca, si mangiano fritti con la pastella e, magari, ripieni con mozzarella e acciuga (come li faceva la nonna, grande cuoca di nobili origini mediterranee) solo i fiori maschili, cioè quelli che crescono belli dritti su un gambo (ogni riferimento è puramente casuale). 
Torniamo alle zucchine.


La ricetta che segue è stata trafugata da internet e verificata su un bel librettino di conserve della zia Luisina. Sfido molti dei giornalisti in linea a misurarsi con cotanta professionalità e serietà sulla ricerca delle fonti.
Non avendo, le zucchine, diritto di replica, sono state affettate e cosparse di sale fino per fargli buttar fuori l'acqua. Come si vede si tratta di taglia piccola, con poca acqua (anche perchè non piove da mesi, e il buon sig. Guido innaffia con regolarità e giusta parsomonia le sue creature).


Ho versato un bel po' di aceto in una vecchia pentola di acciaio, condito con erbette varie e portato all'ebollizione. Per la cronaca, già che ci siamo, si sono fatte le 23 e passa... giornata piena, oggi!
Dopo soli 2 minuti di ebollizione le zucchine, ancora in piena forma e un po' croccantine, sono state scolate e fatte raffreddare su un canovaccio. Nel frattempo il sonno ha preso possesso di Angelo e non gli si può neanche dare tutti i torti. Ma ti pare che delle persone normali si mettono a fare le zucchine sott'olio a mezzanotte di un mercoledì (da leoni? macchè forse da conigli)?
Una volta fredde, si sitemano nei barattoli con i grani di pepe, peperoncino e aglio polverizzato, e nel mezzo qualche foglia di alloro.
Un po' di creatività, sopravvissuta a questa ora tardissima e al pregnante odore di aceto, e - voilà - il vasetto molto carino è pronto. 


PS. l'etichetta è un acquisto molto raffinato che proviene da un magnifico negozietto di Assisi di carta, che risale da un bellissimo soggiorno natalizio in quel di Cannara.

1 commento:

  1. Vai cominciamo bene, almeno l'antipasto son sicura di trovarlo la prossima volta che mi ospiterò ......adesso Vale ......magari un'altra verdura conservata in altro modo .........le melanzane tra poco arrivano anche loro e con queste completiamo l'antipasto
    bacioni luisa
    ...l'odore dell'aceto a mezzanotte ma come ha fatto Angelo a dormire?

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