domenica 28 agosto 2011

tramonti spettacolari

Ho vissuto tanti anni in città dove era davvero difficile ammirare un bel tramonto, perchè ci sono città in cui il tramonto toglie il fiato. A Roma mi capita di essere catturata dal tramonto vicino all'Isola Tiberina, con il sole che scompare e il Cupolone illuminato da una luce calda, dorata, avvolgente. Toglie davvero il fiato. A chiunque denigri Roma per il traffico, per la folla, per il rumore.... consiglio di fermarsi a godere di uno spettacolo che la natura ha donato e l'uomo ha esaltato.
Dopo questa divagazione sulla terra natìa, e senza volerci attardare a tramonti sui più bei mari del mondo che ho avuto la fortuna di solcare, oppure quello sul fiume africane con gli ippopotami che sbadigliavano, torniamo alle nostre terre. Qui la luce è diversa, è già più metallica, più grigia e più fredda: parola di fotografa. Credo che dia il meglio di sè in quelle giornate fredde, nebbiose o nevose. Poi mi viene la depressione e vorrei fuggire il più lontano possibile, preferirei stare in Siberia.
Il cielo della Lombardia, diceva quel tale di nome Manzoni, è bello quando è bello. are una c..ta, e in effetti lo è (come altre cose che ha scritto costui e non ho mai capito perchè lo osanniamo tanto, visto che abbiamo scrittori ben più grandi di lui). Allora, esaminando meglio 'sta frase verrebbe da dire che il cielo della Lombardia dà il meglio di sè quando il tempo è bello... appunto, è davvero una cavolata.
Ci sono però serate che potrei anche dargli ragione (per qualche minuto, non si illuda il poverino). Dopo una giornata di vento, fenomeno a dir poco raro da queste parti, di quello forte, che scuote gli alberi e pulisce l'aria, il tramonto diventa formidabile.

Da qui vedere le montagne non è facile, insomma quelle di questa foto sono a 250 Km, mica dietro l'angolo. Perchè da qui si vedono bene gli Appennini Piacentini, quelli sono dietro l'angolo, o meglio, dietro al grande fiume. Ma le Alpi è un'altra storia.
Mi piacerebbe anche farvi vedere gli aerei che scivolano a mezz'aria nell'atterraggio (il decollo lo vediamo meno) a Linate, con tutte le luci accese sullo sfondo di un cielo di fuoco.
Alla prossima!

sabato 27 agosto 2011

iniziano i raccolti

Siamo nella Bassa e in questa stagione si iniziano i grandi raccolti, per adesso mais. Qui il mais è coltivato per appezzamenti che spaziano fino all'orizzonte, senza fine. Man mano che cresce toglie la vista, si alza anche fino ad un paio di metri, invade lo spazio. Le piante sono fitte, non lasciano filtrare la luce e le foglie si intrecciano. Per lo più si tratta di mais da trinciato, nel senso che viene raccolto tutto, trinciato tutto: pannocchie, fusto e foglie.

Tutto ciò che ne viene è solo per animali, tranquilli! in particolari per le mucche, che qui abbondano. Si immagazzina tutto in silos e poi si scaricano nelle cariole per darle alle mucche.


E le mucche sono proprio contente... notate il sorrisone?


sabato 20 agosto 2011

ferragosto e passata


Questi giorni siamo andati in trasferta, un ferragosto fuori aia... Infatti avreste dovuto rincorrerci fino alla Bassa più Bassa di Cascina Springalli, perchè Brescello - si sa - è ben in basso. Insomma, eravamo da quelle parti, ospiti di questa bloggerina davvero speciale: http://ricamarte.blogspot.com/ Vi consiglio di fare un giro su questo blog, perchè è una boccata di sano ossigeno in un mondo che ci viene sbattuto in faccia come tremendo e cattivo. 
Tornando a noi. Ferragosto è la giornata delle grigliate. Almeno ho imparato così da poco, perchè sinceramente da bambina Ferragosto lo passavo in campeggio e tutte le sere le cene erano speciali. Credo che pochi possano vantare una mamma che faceva miracoli di alta cucina su fornelletti, pentolini e tavolini traballanti. I miei cugini, invece, che passavano l'estate in casa sull'Adriatico erano abituati ai picnic con pasta al forno e altre prelibatezze sui prati del Gran Sanno. Ma bando ai ricordi infantili e riprendiamo la nostra emigrazione.
Una grigliata raramente è sontuosa, ricca e sfrigolante come la nostra. Vedere per credere. Mi dispiace che non si possano pubblicare i profumini che si alzavano, perchè era davvero allettante.























Vegetariani? Mi dispiace per voi! Le melanzane erano ottime, si, ma ... non scherziamo.... la coppa alla griglia è qualcosa di superlativo. La tavolata era lunga e affollata e il pomeriggio è passato a chiacchierare con degli splendidi adolescenti/giovani, curiosi, impetuosi e decisi come si conviene alla loro età. Si è anche cantato (si fa per dire), si è stonato più che altro.
La sera fuochi d'artificio sull'argine - mi ero dimenticata di dire, che eravamo comunque su un argine - e poi nanna in compagnia di qualche zanzara. 
Il mattino dopo tutti in piedi per preparare la passata di pomodoro. Altro rito da non perdere. Inserisco le foto e credo che parlino da sole. 








Per iniziare si lavano i pomodori e si bollono interi, in una megapentola su fuoco a legna o su un fornello:



Si scolano e si passano con un meraviglioso passapomodoro elettrico, raccogliendo la polpa su un telo da casaro, per eliminare tutta l'acqua.

La polpa ha un profumo che sa di estate e di sole.

  

Si imbottiglia  pazientemente


E si bollono le bottiglie per almeno mezz'ora.


Non vorrei che vi faceste delle strane idee. A questo lavorto hanno partecipato davvero tutti, si è riso e scherzato e anche i ragazzi hanno dato il contributo. Una giornata davvero bella, sana e serena.
Non vedo l'ora di aprire una bottiglia di passata durante il prossimo inverno, per sentire un po' di sole e di estate!

sabato 13 agosto 2011

piante esotiche nell'orto

Ormai conoscete abbastanza bene i protagonisti di Cascina Springalli per immaginare l'espressione con cui accolgono le mie proposte di coltivazioni esotiche.
Francesco si preoccupa che non gli porti piante/semi/animali potenzialmente distruttivi per le contivalzioni circostanti. D'altronde una sera sì e un'altra pure la Tg fanno vedere piaghe bibliche che distruggono boschi e coltivazioni dovute - di solito - a insettini molto carini che arrivano da sud, da est e - persino - da nord! Da ovest non arriva mai niente, strano. Meteorologicamente parlando ci si dovrebbero aspettare incursioni di insetti nemici proprio da lì. Comunque, questa è un'altra storia. Comunque poi Francesco studia su internet la coltivazione e da indicazioni al sig. Guido.
il sig. Guido, con il suo "mepiasno", scuotendo la testa e guardando con sospetto degli innocui semini, esprime tutto il suo disappunto. Ma poi si fa in quattro: semina, irriga e veglia su tutti i miei esperimenti. Aspetta che esca qualcosa per poter decretare il suo "mepiasno".
Così è stato anche per l'okra. Chi ha avuto la fortuna di viaggiare per il vicino oriente e il nord-africa la conosce bene, perchè nelle nostre zone non si coltiva e non si mangia. Per adesso. credo che l'arrivo delle genti dal sud ci porterà qualche novità.
 

Eccola qui. Queste zucchinette verdi, che crescono poi a dismisura diventando legnose, da piccoline sono morbide e gustose. Il sapore potrebbe far venire in mente un misto di zucchine, peperoni e asparagi. Insomma, con un po' di fantasia, s'intende.
Oltre ad essere buone, soddisfano anche il lato estetico: il fiore è bellissimo, grande e luminoso.

praticamente è un ibiscus, come lo chiamano gli egiziani. le foglie sono grosse, rigide e piene di spinettine. Avrete capito che tra me e piante con le spinettine non corre un buon rapporto: girasoli, zucchine, okra, fichi ... mi scatenano un prurito fastidiosissimo.
Ma ci passo sopra, perchè la raccolta è fruttuosa, infatti ogni pianta fa parecchie zucchinette e da cucinare sono proprio facili e veloci.


Vanno benissimo anche per condire la pasta: EVVIVA L'INTEGRAZIONE DEI GUSTI DI TUTTO IL MONDO!!!