lunedì 20 giugno 2011

notti d'estate e ricordi d'infanzia

Stasera siamo andati a fare una lunga passeggiata, iniziata al crepuscolo e terminata al buio. Insomma un paio d'ore di sana camminata e così abbiamo visto le lucciole... quelle vere... insomma gli animaletti che brillano ad intermittenza nel buio dei prati.

La foto non l'ho fatta io, l'ho presa in prestito dal web, ma mi riprometto di provarci a fare unoscatto davvero al limite del fattibile.
Così mentre eravamo lì a guardare le lucciole che si accendevano e si spegnevano è iniziato quel gioco un po' assurdo dei ricordi infantili. Adesso, io non ho molti ricordi di campagna perchè non sono andata molto in campagna. Anzi direi che ci sono stata qualche volta a partire dai 10 anni, quando la mia strada ha incrociato quella di una gentile famiglia con casa nella campagna torinese (nel canavese, per precisione), che mi ha ospitato nei weekend e per alcuni mesi di estate. Credo di aver iniziato ad apprezzare la campagna proprio lì, quando un signore, che mi appariva alto e grosso e gentile, cercava di insegnarmi i nomi dei fiori, come si pota la rosa e come si trappano le erbacce. E i ricordi si arricchiscono di una serie neanche breve di disavventure di cui io, ragazzina di città con una spiccata incoscienza,  sono stata protagonista. chi di voi è piombato da un'altezza di circa 2 metri su un prato di ... ortiche? ovviamente in braghette corte e canottierina! Sono finita in una vasca da bagno gelida tutta vestita con la gentile signora (moglie del signore gentile) che rideva a non più non posso. Di questi ricordi non ho nulla che riguardi delle lucciole. Qui mi raccontano di giochi infantili, un po' sadici, per cui si catturavano le lucciole e si guardavo brillare tra le dita.
Però credo che pochi dei bambini di qui possono vantare i tanti ricordi con la colonna sonora dei grilli, sfondo a tutte le mie vacanze estive in spiagge assolate, campeggi spartani e lunghe giornate e serate passate all'aria aperta. Quando arriva l'estate arrivo persino ad avere dei "miraggi" sonori: quando il mais viene mosso dal vento fa un rumore simile a quello delle onde sul bagnasciuga e, con i grilli, il miraggio è completo.
Quale odore rappresenta i ricordi d'infanzia? Non ho dubbi, per quanto mi riguarda sono due i profumi d'estate: la parmigiana di melanzane preparata da nonna Virginia appena sfornata e posata sul tavolo (che neanche riuscivo a veder dentro la teglia) e lo zampirone che bruciava lento vicino al tavolino del campeggio per tenere lontane le poche zanzare (poche al confronto di quante ce ne sono qui, ovviamente).

1 commento:

  1. Lucciole...proprio l'altra sera quando siamo andati sull'argine a rimirare la luna ,Giada ha preso una lcciola tra le mani e l'abbiamo guardata accendersi e spegnersi poi l'abbiamo lasciata al suo destino, qua ce ne sono tante e ci sono bambini ,adolescenti e adulti che possono godere di queste cose comprese le ortiche .....
    comnque le melanzane alla parmigiana sono molto invitanti se le trovassi già pronte quando arrivo a casa a pranzo ....
    bacioni Luisa

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